L'appuntamento con le urne in Sudafrica è previsto per mercoledì prossimo, e le elezioni generali saranno un test importante per il Governo, a 25 anni dalla fine dell'apartheid. Un tema scottante è quello della terra, che nel paese è ancora per la maggior parte nelle mani della minoranza bianca. Era stata promessa una riforma, ma procede a rilento. La situazione è esplosiva e rischia di riaccendere le tensioni razziali.
La capitale Cape Town
"Continuano a dominare la nostra economia", denuncia una delle fondatrici di "Black first, Land first" (Prima i neri, prima la terra). Il nuovo partito politico si presenta alle elezioni del 8 maggio e ha basato il suo intero manifesto sull'espropriazione delle terre occupate dai colonizzatori per distribuirle alla popolazione nera. "Per milioni di sudafricani l'unica soluzione rimane occupare abusivamente il suolo pubblico".
Metà della popolazione nera, ossia circa 30 milioni di persone, vive ai margini della società, e la minoranza bianca detiene ancora il 72% delle proprietà agricole del Sudafrica. Negli ultimi 25 anni il Governo ne ha redistribuito solo il 10%.