Il partito radicale di sinistra Syriza è sull’orlo della spaccatura, e questo a poche ore dal voto cruciale del Parlamento greco sul terzo piano di aiuto al paese (85 miliardi di euro distribuiti su tre anni). Piano al quale si oppone una parte dei membri della formazione politica del premier Alexis Tsipras.
La presidente del Legislativo, Zoé Konstantopoulou, ha accusato il ministro delle Finanze Euclide Tsakalotos di voler lasciare il Parlamento ellenico in mano all’Eurogruppo. Dal canto suo l’ex ministro dell’Energia Panagiotis Lafazanis ha lanciato in giornata un appello per la creazione di un movimento nazionale anti-austerità, attirandosi le ire dell’Esecutivo.
“La volontà di Lafazanis di creare una nuova entità politica concretizza la sua decisione di volersi allontanare dal Governo e da Syriza ancor prima del congresso straordinario del partito” previsto in settembre, ha dichiarato una fonte governativa.
“Il ritorno alla dracma” tanto desiderato dall’ex ministro, ha aggiunto, “non è mai stato una prerogativa del partito” e il “no” emerso al voto dello scorso 5 luglio non è stato un via libera all’abbandono dell’euro.
afp/mrj
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