Ha provocato importanti danni soprattutto a strade e ponti il terremoto di magnitudo 7 che venerdì mattina, poco prima delle 08.30 ora locale (le 18.30 in Svizzera) ha colpito il sud dell'Alaska. L'allerta tsunami è stata quasi subito revocata. Molte persone sono rimaste ferite dalle schegge dei vetri infranti e dagli oggetti caduti violentemente al suolo. Le autorità, che al momento non segnalano decessi, hanno esortato la popolazione ad abbandonare gli edifici che presentano crepe. Per precauzione è stato chiuso anche l'oleodotto che attraversa il territorio.
La potente scossa, con epicentro vicino alla città di Anchorage, è stata seguita da numerose repliche. La rete di distribuzione di energia elettrica è interrotta in più punti. La mancanza di luce e riscaldamento è uno dei problemi più urgenti da risolvere a causa dell'oscurità e delle rigide temperature invernali.
Il presidente Donald Trump ha decretato lo stato di emergenza per sbloccare i fondi federali, assegnando al Dipartimento per la Sicurezza nazionale e alla Protezione civile il compito di coordinare la distribuzione degli aiuti.
ATS/Trem