Terrore e sangue a Parigi. Due terroristi, "nel nome di Allah", hanno aperto il fuoco e ucciso dodici persone facendo irruzione stamattina nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a qualche centinaio di metri dalla Bastiglia. I killer sarebbero Said e Cherif, due fratelli jihadisti franco-algerini di 32 e 34 anni, tornati in Francia quest'estate dalla Siria. Con loro un complice, Amid, di appena 18 anni. Secondo un investigatore citato dall'AP, sarebbero collegati alla rete terrorista yemenita.
Hollande: "Sono i nostri eroi"
Le vittime e i feriti dell'attacco, le loro famiglie e chi è loro vicino "sono oggi i nostri eroi". Lo ha dichiarato in un messaggio televisivo il presidente francese Francois Hollande proclamando per domani il lutto nazionale.
Decine di migliaia di francesi in piazza
La matita o la penna alzata, stretta tra le mani, a simboleggiare la libertà di stampa e di satira. Così decine di migliaia di francesi sono scesi in piazza in tutta la Francia per esprimere la loro solidarietà dopo l'attacco e a manifestare sostegno alla libertà di espressione. Secondo i primi dati ufficiali, riportati da BFM TV, sono quasi 20 mila le persone in piazza a Parigi, oltre 10 mila a Lione e Tolosa, 4 o 5 mila a Marsiglia. Superano il migliaio anche i presenti ai raduni di Lille, Bordeaux e Nantes.
La manifestazione in ricordo delle vittime dell'attentato
Manifestazioni in Svizzera
Manifestazioni si sono svolte questa sera anche in diverse città svizzere. A Ginevra circa 500 persone si sono riunite in silenzio per denunciare quello che hanno definito un attentato contro la libertà di stampa e i valori democratici. Alcuni partecipanti brandivano cartelloni con la scritta “Je suis Charlie”. Stesso scenario a Losanna, dove mezzo migliaio di manifestanti si sono riuniti in place de la Riponne. Erano in 200 a Berna.
joe.p./sf
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