"La tregua comincia ad essere violata". Lo ha detto ad Ankara il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, riferendosi all'accordo russo-turco sul cessate il fuoco a Idlib, nel nord-ovest della Siria, ed esortando Mosca a porvi rimedio. La settimana scorsa, in un vertice a Mosca, i presidenti Erdogan e Putin hanno raggiunto un accordo volto a mettere fine a settimane di escalation che hanno portato a un picco negli scontri fra militari turchi e siriani.
Il presidente turco ha anche affermato che le frontiere del paese verso l'Europa resteranno aperte par lasciar passare i migranti, fintanto che la Turchia non otterrà un'esenzione dai visti europei per i propri cittadini e un aiuto finanziario supplementare.
"Non c'è alcuna differenza tra quello che hanno fatto i nazisti e le immagini provenienti dalla frontiera greca". Ha aggiunto Erdogan, accusando Atene di violenze sui migranti. "Sparare e usare ogni tipo di mezzo inumano contro persone innocenti, il cui solo obiettivo è salvare la propria vita e offrire un futuro migliore ai propri figli, è una barbarie", ha attaccato il leader di Ankara.