L'energia nucleare continua a fare danni e a seminare paura. Il Governo giapponese, infatti, è stato costretto a ritardare di ben tre anni anni le operazioni di smantellamento dell'impianto nucleare di Fukushima Daichi, a causa dell'alto livello delle radiazioni presenti.
La decisione giunge a due anni dall'approvazione del precedente piano di revisione, ma secondo l'esecutivo non verrà modificata la durata finale del progetto di disfacimento della struttura, tra i 30 e i 40 anni.
La città nel nord dell’isola nipponica è tristemente famosa per la catastrofe verificatasi l’11 marzo 2011, quando un devastante tsunami con onde alte fino a 40 metri, generato da un sisma del nono grado della scala Mercalli, colpì la centrale nucleare della zona, causando diverse esplosioni e una successiva contaminazione radioattiva dell’area circostante. Nella catastrofe generata dal terremoto morirono quasi 20'000 persone. Altre decine di migliaia hanno poi dovuto abbandonare la zona a causa delle radiazioni.
ATS/M. Ang.
11 marzo 2011