I gruppi energetici tedeschi dovranno ricevere un "adeguato" indennizzo a causa dell'uscita graduale dal nucleare entro il 2022 decisa dal governo di Berlino dopo l'incidente di Fukushima del 2011. Lo ha deciso la Corte costituzionale tedesca pronunciandosi su ricorsi presentati nel 2012 dai gruppi EON, RWE e Vattenfall (quest'ultimo svedese). La Corte non si è pronunciata sull'entità degli indennizzi che saranno oggetto di trattative fra le parti da concludere entro metà 2018. La stampa stima che possano toccare i 20 miliardi di euro.
Le compagnie avevano fatto ricorso perché considerano la decisione di un'uscita accelerata dal nucleare come un'espropriazione. La sentenza rappresenta un duro colpo per una delle misure chiave della cancelliera Angela Merkel, che "era competente per procedere" ma non senza "versare compensazioni".
pon/ATS