"Trump sapeva, non ha fatto nulla"

Donald Trump e il suo social team sapevano da tempo che i rivoltosi pianificavano l’assalto al Congresso sui social e sui forum online, ma l’amministrazione ignorò gli allarmi dell’FBI sulla credibilità delle minacce. È quanto emerso dalla seconda giornata del processo al Senato nei confronti di Donald Trump.

Pence e Romney sfuggirono al linciaggio

L’accusa ha anche mostrato le immagini inedite del salvataggio dell’ex vicepresidente Mike Pence e della sua famiglia: Pence è stato salvato per pochi minuti dai rivoltosi che volevano "impiccarlo" per aver certificato la vittoria di Joe Biden.

Oltre a Pence, anche il senatore repubblicano Mitt Romney rischiò il linciaggio: a salvarlo fu un agente della polizia del Capitol, Eugene Goodman, che lo avvisò che i rivoltosi si stavano dirigendo verso di lui, consentendogli così di scappare.

I filmati sono stati definiti da alcuni senatori come "un film dell’orrore".

"Il 6 gennaio Donald Trump non condannò neppure una volta l'attacco al Congresso. L'unica persona che condannò fu il suo vicepresidente Mike Pence, che si stava nascondendo con la sua famiglia a Capitol Hill temendo per la sua vita dopo che il presidente lo aveva accusato di non aver avuto il coraggio di cambiare i risultati delle elezioni": queste le parole del deputato democratico David Cicilline.

Il suo primo tweet, in pieno assedio, fu quello del comizio con cui aveva aizzato la folla ad attaccare il Capitol, ha sottolineato Cicilline. Il deputato ha poi ricordato che Trump era "contento", "eccitato" per quanto stava accadendo.