Donald Trump e lo speaker repubblicano della Camera dei rappresentanti Paul Ryan si sono impegnati giovedì a "muoversi rapidamente" per l'abolizione dell'Obamacare, la riforma sanitaria promulgata da Barack Obama nel 2010. Il prossimo inquilino della Casa Bianca punta inoltre ad abolire anche un'altra importante normativa dell'amministrazione uscente: la "Dodd-Frank", legge di riforma di Wall Street, approvata anch'essa nel 2010. L'intenzione campeggia in modo chiaro anche sul suo sito: "L'economia della Dodd-Frank non funziona per i lavoratori e sarà sostituita da nuove politiche che incoraggiano la crescita economica e la creazione di nuovi impieghi".
Sul sito del miliardario, intanto, è sparita la controversa proposta di bandire l'ingresso negli USA ai musulmani. L'idea, nata per lanciare un segnale nella lotta al terrorismo, è stata uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale anche se ha scatenato nei suoi confronti accuse di razzismo.
Non si placano le proteste
Nel frattempo imperversano in diverse città le manifestazioni contro il 45esimo presidente degli Stati Uniti. "Not my President" è diventato lo slogan di un movimento variegato che va dalle "donne di Hillary" ai "sanderisti", passando anche per alcuni repubblicani delusi dal proprio partito. Le proteste più imponenti sono state quelle organizzate a Manhattan e a Los Angeles, ma molti altri cortei si sono svolti a Boston, Filadelfia, Chicago, Detroit, Seattle, Cleveland e San Francisco.
Manifestanti a San Francisco
ATS/CaL
L'approfondimento
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