L'ultima rivelazione del New York Times potrebbe essere esplosiva per la Casa Bianca. Citando quattro fonti informate, il giornale afferma che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ordinò lo scorso giugno il licenziamento del procuratore speciale Robert Mueller dalla guida dell'inchiesta sul Russiagate, salvo poi fare marcia indietro quando il legale della Casa Bianca minacciò di dimettersi piuttosto che dare seguito alla direttiva.
L'episodio, così come emerge dalla ricostruzione del quotidiano, segnerebbe la prima circostanza nota in cui Trump effettivamente tentò di far sollevare Mueller dall'incarico assunto a maggio.
Il giornale riferisce inoltre che, con l'emergere delle prime indiscrezioni di stampa sul fatto che Mueller stesse esaminando l'eventualità che potesse emergere un caso di intralcio alla giustizia nell'ambito del Russiagate, Trump avanzò l'ipotesi di conflitto di interessi per Mueller che lo squalificava dalla guida dell'inchiesta. Ipotesi rimasta tale. Il legale di Trump si è trincerato dietro al più classico dei “no comment”.
Venerdì, nell'ambito del WEF a Davos, lo stesso Trump ha poi definito "fale news" (bufale) le anticipazione del New York Times.
ATS/ANSA/Swing