Dopo aver ricevuto all’Eliseo i maggiori rappresentanti religiosi francesi, che hanno chiesto all’unisono più sicurezza attorno ai luoghi di culto, il presidente francese Francois Hollande ha presieduto mercoledì mattina un consiglio nazionale di sicurezza e difesa, per fare il punto della situazione, all’indomani dell'attentato messo a segno in una chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray, in Normandia.
Dopo Rouen; l'incontro all'Eliseo tra Hollande e i maggiori rappresentanti religiosi francesi (in francese) - EBU
RSI Info 27.07.2016, 14:10
Una tra le prime misure che saranno adottate, in risposta al sanguinoso attentato di Rouen, è una “ripartizione più importante delle forze militari in provincia”, ovvero un maggior dispiegamento di uomini sul territorio soprattutto nelle periferie, ha annunciato il ministro della difesa francese, Jean-Yves Le Drian, al termine del vertice.
Dal canto suo, il ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve ha ricordato che l'ipotesi di una detenzione preventiva per le persone schedate, poiché ritenute potenzialmente radicalizzate, poiché “potenzialmente a rischio di passare all’azione è anticostituzionale, ma soprattutto inefficace”.
E mentre la Francia piange padre Jacques Hamel, il sacerdote di 86 anni sgozzato davanti all'altare dai due assalitori jihadisti, il premier Manuel Valls ha ricordato che "l'obiettivo" dei terroristi è quello di dividere i francesi mettendoli uno contro l'altro e di colpire la religione per creare una guerra di religione".
ATS/reuters/bin