Sono entrate in vigore oggi nell’Unione europea le nuove regole che chiedono agli Stati di ridurre volontariamente i consumi di gas del 15%, da qui alla fine del prossimo mese di marzo, rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Così sarà possibile risparmiare 45 miliardi di metri cubi di gas ed evitare interruzioni nell’erogazione anche nel caso di sospensioni nelle forniture dalla Russia, ha affermato la Commissione europea.
Gli Stati UE sono liberi di scegliere quali misure adottare per realizzare tale risparmio: si va dai limiti nel riscaldamento di locali pubblici all’interdizione di usare i condizionatori, che consumano energia elettrica prodotta tramite il gas. In caso di emergenza l’obbiettivo di Bruxelles potrebbe diventare vincolante, ma solo con il voto della maggioranza degli Stati.
Presentato il 20 luglio scorso e inizialmente contestato sotto vari profili, soprattutto dai paesi mediterranei, il piano è stato approvato con ampie deroghe a fine luglio, con il voto contrario di Polonia e Ungheria.
Il piano europeo non riguarda la Svizzera. Tuttavia, intervenendo la scorsa settimana alla trasmissione di SRF "10vor10", la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha detto che la Svizzera dovrebbe allinearsi sull'UE con misure analoghe, soprattutto in caso di crisi.