USA alle calcagna di Assange

Il dipartimento della giustizia degli Stati Uniti si sta preparando a perseguire legalmente il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ed è ottimista sulla possibilità di riuscire a portarlo in un tribunale statunitense. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli USA stanno valutando diversi tipi di accuse contro lui, e fra queste potrebbe esserci lo spionaggio.

L'attivista australiano è rifugiato da sei anni nell'ambasciata ecuadoriana di Londra, ma pare che il nuovo presidente dello stato sudamericano, Lanin Moren, non veda Assange di buon occhio.

"Rispetti la sovranità e il buon nome del Paese" aveva dichiarato il ministero degli Esteri ecuadoriano in una nota due settimane fa, in risposta ad una azione legale di Assange che accusava il Governo ecuadoriano di avergli imposto delle misure restrittive esagerate e tese, a suo dire, a convincerlo a lasciare la sede diplomatica.

"La decisione del tribunale ha confermato che il protocollo che regola le visite, le comunicazioni e le cure mediche per il signor Assange è in armonia con i diritti umani - proseguiva la nota del ministro degli esteri - è pienamente conforme al diritto d'asilo e il diritto nazionale, ed è emanazione del potere sovrano dello Stato ecuadoriano di concedere o revocare l'asilo e di scegliere le misure che garantiscono sia i diritti di Assange sia l'adempimento dei suoi obblighi come rifugiato".