Un milione di morti di Covid-19. Un traguardo a nove zeri, come nove milioni – si stima – sia il numero di americani che hanno perso moglie, figli, nonni o parenti a causa della pandemia.
Ufficialmente la triste soglia sarà superata solo nei prossimi giorni, ma – in occasione del secondo vertice virtuale sul Covid – il Presidente degli Stati Uniti ricorda il tragico primato. Fino a lunedì tutte le bandiere saranno a mezz’asta.
“Per guarire, dobbiamo ricordare – ha scritto Joe Biden – Dobbiamo rimanere vigili contro questa pandemia e fare tutto il possibile per salvare il maggior numero di vite possibile”. Parole ripetute a più riprese negli ultimi quindici mesi e che, sebbene il Covid sia sparito dai radar mediatici, rimangono urgenti. Ogni giorno ci sono 84mila infezione della variante Omicron BA2, la più leggera, in una nazione dove la pandemia è diventata emblema di divisione politica e spaccatasi su tutto: quarantene, mascherine, test, vaccinazioni.
Era il 9 febbraio 2020 quando i media riportarono la notizia del primo americano morto di Covid, un anziano paziente in una casa di riposo vicino a Seattle. Complici allarmi sottovalutati e una campagna sanitaria condizionata da quella presidenziale, al termine del 2020 il coronavirus era divenuto la prima causa di morte negli Stati Uniti dopo infarti e tumori, facendo crollare di quasi due anni la speranza di vita (77 anni, - 1,8 anni). Il calo più alto dalla fine della Prima Guerra Mondiale e l’epidemia Spagnola.
Negli Stati Uniti due terzi della popolazione sono completamente vaccinati. Come spesso accade in un paese dai grandi paradossi e le persistenti disuguaglianze, nel milione di vittime per la pandemia proporzionalmente i più colpiti sono le minoranze etniche e le classi sociali più basse. Ispanici e afroamericani sono state ospedalizzati più del doppio dei bianchi e sono morti assai più delle media.
Centomila morti negli USA
Telegiornale 28.05.2020, 22:00
Ci sono le cifre e le statistiche e poi dietro i numeri, le persone, le vite, le vite degli altri che in questi anni sono divenute la vita di tutti. Mi capita spesso di pensare a Barbara, moglie di Steve, 75 anni, morto in una casa di cura senza riuscire ad accomiatarsi da lei. L’avevo incontrata al superamento dei 100'000 morti in 106 giorni. “Più di tutti i conflitti militari americani negli ultimi 50 anni”, si sottolineava. E oggi che di giorni ne sono trascorsi 823 quella soglia a nove zeri, un milione di morti non si può non rimanere sgomenti. Joe Biden l’ha definito “un buco nero nel cuore”, un vuoto lasciato che non smette di interrogare e lasciare interdetti per il sacrificio umano quella che è la più grande democrazia del mondo.
Quando la quarta dose?
Telegiornale 12.05.2022, 14:30