"Azioni di destabilizzazione" condotte in Ucraina, come pure in diversi Stati africani. È sulla base di quest'accusa che l'Unione Europea ha disposto oggi, lunedì, sanzioni economiche nei confronti del gruppo paramilitare russo noto come "Wagner". Le misure concernono anche 8 persone e 3 società collegate a questa formazione.
La decisione è stata adottata all'unanimità dai ministri degli esteri dell'UE, riuniti a Bruxelles. L'organizzazione è accusata di aver "reclutato, addestrato e dislocato agenti militari privati" in zone di conflitto "al fine di alimentare la violenza, depredare risorse naturali e intimidire i civili", si legge in un comunicato. Nella stessa nota si sottolinea che le persone indicate nell'elenco dell'UE "sono implicate in gravi violazioni dei diritti umani", come atti di tortura ed esecuzioni extragiudiziarie, in alcuni dei Paesi in cui agiscono: segnatamente nel Donbass ucraino ma anche in Libia, Siria e nella Repubblica Centrafricana".
La decisione dell'UE si innesta nel clima di tensione in atto fra la Russia e l'Ucraina, e rappresenta un messaggio di fermezza nei confronti di Mosca. Per l'Unione "è molto importante che la Russia comprenda che un attacco contro l'Ucraina avrebbe per essa un costo economico assai elevato", ha intanto ammonito l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Josep Borrell. Bruxelles sta infatti valutando anche sanzioni economiche per dissuadere la Russia da un intervento militare in Ucraina.
Sanzioni UE contro il gruppo paramilitare russo Wagner
SEIDISERA 13.12.2021, 19:28
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