Nel nono "venerdì di rabbia", dalla decisione del presidente statunitense Donald Trump di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele, si sono registrati diversi incidenti tra manifestanti palestinesi ed esercito israeliano in alcune località della Cisgiordania.
Scontri sono stati rilevati a Gaza, al termine delle preghiere nelle moschee del venerdì, con diverse persone ferite e intossicate dai gas lacrimogeni sparati dai militari.
L'agenzia Wafa segnala incidenti anche nel sobborgo di Issawiya a Gerusalemme est con 20 feriti da pallottole di gomma.
ATS/bin