L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha varato una nuova strategia nella lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). L'obiettivo è duplice: eliminare la malattia entro il 2030 e evitare (nei prossimi 15 anni) 21 milioni di morti provocate dalla malattia riconosciuta per la prima volta nel 1981. Per raggiungere l’obiettivo l’OMS raccomanda, da un lato, di trattare subito i pazienti che risultano sieropositivi con terapie antiretrovirali e, dall’altro, di estendere i farmaci preventivi a tutte le categorie a rischio.
Il cambio di passo nel contrasto della malattia, concretizzatosi nell’emanazione di nuove direttive, è stato dettato dai risultati di recenti studi. Hanno dimostrato che il precoce trattamento con farmaci retrovirali, non solo mantiene in vita più a lungo e in maniera più salutare i sieropositivi, ma riduce anche il rischio di trasmissione del virus. La nuova raccomandazione, se applicata in tutti i paesi, porterebbe ad estende le cure da 28 a 37 milioni di persone nel mondo riducendo di 21 milioni le morti legate all'HIV.
Ma l'obiettivo più ambizioso annunciato dall'OMS è la volontà di portare a zero il numero di nuovi contagi entro il 2030. E questo allargando la somministrazione preventiva degli stessi farmaci antiretrovirali non solo agli omosessuali, ma a tutte le persone non infette appartenenti alle altre categorie ad alto rischio: i detenuti, chi si inietta droghe, chi si prostituisce e i transgender.
Diem/RG
Dalla radio
RG 12.30 del 30.09.15: il servizio di Anna Valenti
RSI Info 30.09.2015, 15:28
RG 12.30 del 30.09.15: le considerazioni di Massimo Galli (professore di malattie infettive all'Università di Milano e membro della commissione nazionale italiana AIDS) al microfono di Giuseppe Limoncello
RSI Info 30.09.2015, 15:28
Dal TG20:
Scoperta proteina in grado di neutralizzare l'AIDS
Telegiornale 01.10.2015, 00:36