La chiesa episcopale degli Stati Uniti, a pochi giorni dalla sentenza della Corte suprema sulle unioni gay, ha a sua volta autorizzato la celebrazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il via libera è giunto dai vescovi riuniti in consiglio a Salt Lake city. La chiesa, staccatasi nel XVIII secolo da quella anglicana, si considera una via media fra il cattolicesimo e protestantesimo, con posizioni tradizionalmente progressiste e social liberali.
Nessun sacerdote episcopale sarà tenuto a celebrare tali matrimoni: la risoluzione adottata, un compromesso tra le diverse posizioni emerse nel corso della conferenza, prevede che i ministri possano rifiutarsi.
La reazione della Comunione anglicana (cui aderiscono anche i circa 10 milioni di episcopali) è stata immediata: l'arcivescovo di Canterbury ha espresso "profonda preoccupazione", sostenendo che la decisone "causerà stress a molti e avrà ramificazioni sull'intera comunione anglicana e le sue relazioni interreligiose ed ecumeniche".
Diem/ATS