Un’ondata di attacchi informatici di un nuovo genere, che ha come obiettivo le banche di tutto il mondo, ha causato dal 2013 perdite per quasi un miliardo di dollari. È quanto dichiarato in un rapporto pubblicato lunedì della società Kaspersky Lab di Mosca.
"È iniziata una nuova era per la cybercriminalità", si legge nell’inchiesta. Secondo il laboratorio, un centinaio di istituti sono stati attaccati e almeno la metà ha subito perdite finanziarie. La maggior parte delle vittime si trovano in Russia, Stati Uniti, Germania, Ucraina e Cina.
Anche se alcuni indizi sembrano indicare quest’ultimo paese come l’origine degli assalti, gli esperti mettono in guardia sul fatto che potrebbero essere segnali fittizi, creati per depistare le indagini.
Gli hacker utilizzano il programma chiamato "Carbanak", che prende di mira gli impiegati e, tramite allegati nelle email, riesce a accedere alla rete dei loro bersagli e in seguito alle operazioni di trasferimento di denaro.
ats/ZZ