Ossa rinvenute in un palazzo del Vaticano, la Nunziatura apostolica a Roma, gettano una luce nuova su un caso che risale a 35 anni fa e che è rimasto irrisolto, uno dei grandi misteri italiani: la scomparsa di Emanuela Orlandi. La figlia quindicenne di un commesso della Prefettura della casa pontificia scomparve il 22 giugno 1983 e da allora non se ne è più saputo nulla.
Lunedì pomeriggio alcuni frammenti di ossa umane sono stati trovati in un locale annesso alla sede della Nunziatura apostolica di Via Po, dal 1959 sede dell'ambasciata vaticana a Roma, dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Sul posto è subito intervenuta la Gendarmeria e dal Vaticano hanno informato del ritrovamento le autorità italiane "per le opportune indagini".
E’ d’altronde vero che non è la prima volta che ci si imbatte in ritrovamenti di questo tipo, ma agli investigatori il luogo e le circostanze fanno immediatamente venire in mente due nomi: oltre alla Orlandi, figura infatti pure quello di Mirella Gregori. Anche lei quindicenne e scomparsa da Roma il 7 maggio di quello stesso 1983, un mese e mezzo prima di Emanuela.
La Procura di Roma, che ha più volte aperto e chiuso fascicoli di indagine per sequestro di persona e anche altri reati in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi, ora procede formalmente per omicidio. All'inchiesta viene dato carattere di massima urgenza, ma non è detto che i risultati degli accertamenti siano imminenti e comunque decisivi.
RG 12.30 del 31.10.18 - La corrispondenza di Nina Fabrizio
RSI Info 31.10.2018, 13:55
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Roma,. ritrovate ossa, si pensa al caso Orlandi
Telegiornale 31.10.2018, 13:30