"Dai diciotto anni in avanti i giorni di astinenza sono stati davvero pochini. C’erano gnocche dappertutto". Sono alcuni brevissimi passaggi dell'autobiografia di Christian Vieri dal titolo "Chiamatemi bomber", apparsi domenica sul sito dell'Huffington Post, che pubblica un'intervista al calciatore.
Avrebbe potuto fare di più senza "la bella vita", gli chiede il giornalista? Lui risponde: "Ho sempre fatto ciò che ritenevo giusto. Sono i giornali che hanno sempre parlato di me come uno che faceva la bella vita ma non c’è niente di più falso. Mi allenavo sempre duramente dando il cento per cento sia durante la settimana che la domenica. Come detto prima, non nascondo di essere uscito ma il lavoro ha sempre avuto la precedenza su tutto il resto"
Nel libro, scritto insieme a Graziano Mirko, non si si parla solo di donne ma anche della carriera e dei diversi aspetti della vita di un calciatore di successo.
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