Il braccio di ferro tra i generali al potere in Sudan e i contestatori ha preso una svolta sanguinaria lunedì, con la dispersione dei manifestanti a Khartoum. Gli scontri hanno provocato almeno 30 morti e centinaia di feriti, secondo un comitato di medici.
Dal 6 aprile, migliaia di manifestanti sono accampati fuori dal quartier generale dell'esercito per chiedere ai militari di rovesciare il presidente Omar al-Bashir. Da quando quest'ultimo è stato cacciato dall'esercito l'11 aprile, i manifestanti chiedono un potere civile e la partenza dei generali.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato l'uso eccessivo della forza da parte delle autorità sudanesi e ha chiesto un'indagine indipendente, mentre Londra e Berlino hanno chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU.