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Zelensky promette: "L'Ucraina sarà libera"

Il presidente ucraino si esprime in un 1° maggio in guerra, parla con Cassis e si dice convinto che Kiev avrà la meglio - La diplomazia turca lavora per trovare uno sbocco alla crisi

  • 1 maggio 2022, 09:58
  • 20 novembre, 16:00
01:11

Notiziario 08.00 del 01.05.2022 - La corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Info 01.05.2022, 09:58

  • Keystone
Di: ATS/Reuters/AFP/EnCa 

La festività del 1° maggio, rispettata pure in Ucraina, quest’anno si svolge con la nazione invasa e bombardata dall’esercito di Mosca. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della Festa del Lavoro ha spronato i civili quanto i militari del Paese a resistere, promettendo loro che l’Ucraina sarà libera e che su Kherson, Melitopol, Berdyansk e su tutte le altre città e comunità temporaneamente occupate" tornerà a sventolare la bandiera ucraina.

L’ex attore con una laurea in legge ha poi dichiarato che in vista dei prossimi combattimenti il comando dell’esercito russo si prepara a nuove pesanti perdite. "I comandanti russi mentono ai loro soldati e non parlano, ad esempio, del fatto che l'esercito russo sta preparando dei frigoriferi aggiuntivi per la conservazione dei cadaveri".

Zelensky ha poi invocato sanzioni dirette a "ogni azienda o Stato che aiuti la Russia a commerciare petrolio", poiché si dice convinto che "qualsiasi sponsorizzazione della macchina terroristica militare russa deve cessare" e che si aspetta" una decisione sulle restrizioni petrolifere contro la Russia nel prossimo futuro". Su Twitter il capo di Stato di Kiev ha poi segnalato il suo colloquio con il presidente svizzero Ignazio Cassis, spiegando di aver discusso dei preparativi della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina e apprezzando l'aiuto umanitario della Svizzera.

Intanto, la diplomazia non si ferma, considerato che nelle ultime ore il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin ha incontrato il presidente ucraino Zelensky a Kiev. Paese membro della NATO e alleato dell'Ucraina, ma pure in buoni rapporti con i russi, la Turchia ha cercato sin dall'inizio della guerra di facilitare la mediazione tra Mosca e Kiev. Il contenuto del colloquio non è stato rivelato, ma è noto che il capo di Stato di Ankara, il presidente Recep Tayyip Erdogan, sta cercando di organizzare un vertice a Istanbul tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.

Dal canto suo il premier britannico Boris Johnson su Twitter ha segnalato di aver parlato sabato sera con Zelensky, con il quale ha definito i dettagli sulla continuazione della fornitura di aiuti umanitari e militari a Kiev, "per fornire agli ucraini l'equipaggiamento che serve per difendersi da soli". L'ex giornalista e sindaco di Londra ha poi rimarcato di essere più che convinto di voler "rafforzare l'Ucraina e assicurare la caduta di Putin".

E a supporto dei civili ucraini è tornata nel Paese anche Angelina Jolie. L'attrice e regista americana sabato è arrivata a Leopoli. La 46enne ha girato per la città patrimonio dell'UNESCO, entrando in un locale indossando abiti casual e portando uno zainetto. Si è spesso fermata a chiacchierare con i passanti e gli avventori del bar, sorridendo agli obiettivi dei reporter. Angelina è un'inviata speciale dell'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati.

In Ucraina sul campo si continua a combattere e gli allarmi antiaerei continuano a risuonare in tutto il Paese. Dopo il bombardamento di sabato sera all’aeroporto di Odessa e lo sgombero di una ventina di persone dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, la notte di domenica ha visto ancora i belligeranti scambiarsi colpi d’artiglieria negli Oblast di Kharkiv e nel Donbass. Mosca annuncia dal canto suo di aver le prove di un attacco perpetrato “da nazionalisti ucraini” contro una scuola e un asilo nido nella regione di Kherson che avrebbe causato morti e feriti tra i civili. La notizia non è però confermata da nessuna fonte indipendente.

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Due gruppi di civili evacuati da Mariupol

Telegiornale 01.05.2022, 14:30

Intanto il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko ha sottolineato domenica come nella sua città l'esercito russo abbia ucciso in due mesi il doppio dei residenti della città assassinati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. "Nell'arco di due anni i nazisti uccisero circa 10'000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20'000 in due mesi. Oltre 40'000 persone sono state trasferite con la forza", dichiara il sindaco. "E' uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna", aggiunge.

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