L’ONU si è rivolto oggi, venerdì, ai paesi sudamericani colpiti dal virus zika, chiedendo loro di garantire alle donne l’accesso ai servizi di pianificazione famigliare e di poter ricorrere anche all’interruzione della gravidanza.
In molti paesi confrontati con la malattia vigono leggi molto restrittive in questo senso, ha dichiarato a Ginevra l’alto commissario per i diritti dell’uomo, Zeid Raas Al Hussein, riferendosi agli Stati dove l’aborto è illegale o impraticabile per diverse ragioni e dove le donne sono spesso vittima di violenze sessuali. “Non basta consigliare di non rimanere incinta”, ha aggiunto Al Hussein.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha da parte sua dichiarato zika “emergenza mondiale per quanto riguarda la sanità pubblica, anche a causa del legame provato tra la sua diffusione e l’aumento dei casi di microcefalia e malformazioni congenite fra i neonati, soprattutto in Brasile.
ATS/AFP/ludoC