Il tasso di disoccupazione nella zona euro è diminuito di 0,1 punti in febbraio, attestandosi al 9,5%, il livello più basso da maggio 2009. Lo ha annunciato lunedì l’ufficio europeo di statistica Eurostat.
Già da settembre 2016 il tasso era sceso sotto la soglia simbolica del 10% e, da allora, la riduzione è stata continua, seppur nasconda grandi disparità e differenze tra i 19 paesi che hanno adottato la moneta unica. Se infatti Germania (3,9%) o Malta (4,1%) registrano livelli tra i più bassi, Spagna (18%) e Grecia (23,1% in dicembre 2016, ultimo dato disponibile) continuano a guidare la classifica di quelli più elevati. Anche la disoccupazione giovanile resta molto alta in questi due paesi (45,2% in Grecia, 41,5% in Spagna) e in Italia (35,2%), mentre raggiunge appena il 6,6% in Germania.
La media dei senza lavoro nei 28 paesi dell’Unione è dell’8%. Anche qui si tratta di un miglioramento e bisogna risalire al gennaio 2009 per avere un livello comparabile. Il calo riguarda 26 paesi, mentre si registra un aumento in Danimarca (dal 6 al 6,4%) e in Lituania (dall’8 all’8,3%).
AFP/dielle