La piccola botte di acquavite al collo è un elemento della leggenda, non provato, ma la figura del San Bernardo Barry fa parte a pieno titolo della storia elvetica. A 200 anni dalla morte, avvenuta nel 1814, al più celebre cane della Svizzera il Museo di storia naturale di Berna dedica una mostra, che aprirà i battenti venerdì.
Pericolo, soccorso, eroismo e tragedia: ci sono tutti gli elementi per un racconto di successo. Furono i soldati di Napoleone Bonaparte, che transitarono sul Gran San Bernardo nel 1800, a dare fama ai cani di cui i canonici dell'ospizio si servivano per soccorrere i viandanti in difficoltà. Barry era il più noto, si diceva che avesse salvato 40 persone. Tanto che, deceduto di vecchiaia, venne impagliato.
Mito e realtà si incrociano anche nell'esposizione. La storia del cane venne adattata a più riprese pure per il grande schermo, in particolare dalla Disney nel 1977. E non si può più immaginare un negozio di souvenir senza un peluche di San Bernardo.
ATS/pon