Ambiente

Le Isole di Brissago, ambasciatrici di bellezza

Le nostre due perle del Verbano racchiudono tre anime e una vocazione, tutte da coltivare per sviluppare il valore scientifico e un turismo sostenibile

  • Oggi, 14:00
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  • IMAGO / Pond5 Images
Di: red. giardino di Albert/Davide Conconi 

Chiediamo dispensa dal contestualizzare le Isole di Brissago, dal descrivere e decantarne il clima e la morfologia, e soprattutto, chiediamo venia per omettere le ricche vicissitudini storiche, culturali e scientifiche che hanno permesso di farci ritrovare nel forziere del territorio cantonale un’accoppiata di perle dall’inestimabile valore. Andiamo dritti al punto: siamo stati fortunati, ma abbiamo avuto anche dei meriti! L’ingegnere creatore – il Signore o la Natura, oppure tutti e due assieme, a seconda delle nostre sensibilità e credenze – ha guidato menti curiose, mani sapienti e braccia forti nel plasmare le Isole di Brissago come le conosciamo oggi. L’Isola di Sant’Apollinare, quella piccola, e l’Isola di San Pancrazio formano insieme le Isole di Brissago. Belle, interessanti e preziose. Racchiudono tre anime indissolubili: quella storico-culturale, quell’altra, scientifico-museale e, la meno nota delle tre, quella naturalistica, perché sull’Isola a parte tutto quello che viene coltivato, crescono specie selvatiche di elevato valore naturalistico, appunto. Queste tre anime devono però convivere con una vocazione: la forte attrattività turistica.   

08:58

La storia delle Isole di Brissago

Il Quotidiano 02.04.2025, 19:00

La storia delle Isole di Brissago si perde in un passato con un complesso intreccio di persone e di vicissitudini che hanno portato alla realtà delle isole che possiamo visitare. Oggi, l’altrettanto complicato insieme di attori e aspettative che determinano la cura delle Isole, necessità di grande coordinazione per perpetuarne la gestione e la tutela. 

05:09

Alla scoperta delle Isole di Brissago

Il Quotidiano 02.04.2025, 19:00

Tenendo conto della nostra di vocazione – quella scientifica della redazione del giardino di Albert – vogliamo soprattutto cercare di capire quale potrebbe essere l’evoluzione futura del Giardino botanico delle Isole di Brissago, soprattutto dal punto di vista dei suoi contenuti scientifici e didattici.

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Fiore di Protea

  • Mauro Jermini (per gentile concessione)

Oggi interamente gestite dal Cantone, le Isole di Brissago sono governate da un’unità amministrativa “Isole di Brissago” in seno alla Divisione dell’ambiente del Dipartimento del territorio. Da agosto 2021 è entrato in servizio un curatore del Giardino, il botanico Alessio Maccagni, con il non facile compito di gestire e valorizzare il patrimonio botanico, promuovere le attività divulgative e didattiche, così come rilanciare le attività di conservazione e di ricerca scientifica. E in questi ambiti gli indirizzi sono consolidati dal lavoro di una commissione scientifica presieduta oggi dall’ingegnere agronomo Mauro Jermini.

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Telopea speciosissima

  • Mauro Jermini (per gentile concessione)

Il lato scientifico delle Isole di Brissago - l’anima naturalistica

Jermini ci svela subito che: “Alle Isole si associa sempre l’immagine della bellezza della flora esotica coltivata, ma esiste anche una “collezione” autoctona. Infatti, ospitano pure una flora spontanea poco conosciuta ma botanicamente importante. È il caso per due specie di muschi, Entodon cladorrhizans e Scorpiurium deflexifolium, le cui popolazioni sono presenti per la Svizzera unicamente sulle Isole”.

Ecco l’anima naturalistica delle Isole di Brissago che si palesa in tutto il suo valore. Oltretutto, i muschi sono accompagnati da molte altre specie vegetali, da funghi e da animali minacciati e meritevoli di conservazione. E meriteranno soprattutto riguardo, interesse e indagini scientifiche ulteriori per conservarli e valorizzarli.

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Anche le scogliere delle Isole di Brissago ospitano fauna e flora autoctone interessanti

  • IMAGO / Joana Kruse

L’anima storico-culturale

Mauro Jermini ci ricorda che: “Le Isole e Villa Emden sono oggi inseriti nel Censimento dei beni culturali del Canton Ticino, negli inventari federali degli insediamenti svizzeri e dei beni culturali da proteggere. Oltre a questi non si deve dimenticare i ruderi dell’antica chiesa di Sant’Apollinare, attualmente protetti dalla Legge sulla protezione dei beni culturali. Questi. elementi storico-culturali fanno sì che le Isole di Brissago siano oggi un bene di estrema rilevanza”.

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Villa Emden

  • IMAGO / Manngold

L’anima scientifico-museale

“L’anima scientifico-museale è consolidata nella denominazione di Giardino botanico cantonale delle Isole di Brissago - ci dice Mauro Jermini, che continua - Il suo particolare microclima ha permesso di creare una collezione di qualche migliaio di specie, stimata anche dai grandi giardini svizzeri e internazionali”. Tuttavia, se si vuole rinforzare quest’anima, sarà necessario migliorare l’accessibilità delle collezioni di piante declinandola anche dal punto di vista formativo.

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Un progetto di conservazione della testuggine palustre europea ha avuto luogo nello stagno del giardino botanico

  • IMAGO / Joana Kruse

Come vede Mauro Jermini, con gli “occhiali dell’uomo di scienza”, il futuro del Giardino botanico cantonale delle isole di Brissago? “Sarà necessario adottare un Piano di gestione: un indirizzo che consideri contemporaneamente gli elementi storico-culturali-architettonici, scientifici-museali e quelli naturalistici, e che permetta, nel contempo, una gestione turistica sostenibile delle Isole”.

Come evolveranno le collezioni di piante?

Jermini ci spiega che: “negli anni sono stati favoriti ambienti mediterranei, anche perché caratterizzati da una vegetazione di grande fascino ed interesse. Oggi queste piante mostrano segni di stress e una maggiore sensibilità alle fitopatologie “. Questo è dovuto al fatto che la regione dell’Insubria presenta, di norma, estati più piovose delle regioni a clima mediterraneo. Jermini conclude dicendo che: “nel contesto climatico delle Isole di Brissago si dovrà puntare in particolare sulla coltivazione di piante subtropicali, promuovendone la conoscenza, lo studio e la conservazione”. 

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Uno scorcio fiorito del Giardino botanico cantonale delle Isole di Brissago

  • IMAGO / Manngold

Noi aggiungiamo il desiderio e la speranza che queste piante e la loro splendida vetrina delle Isole di Brissago diventino ambasciatrici di bellezza, di cultura e di uso sostenibile del territorio.

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