Gli esemplari delle collezioni di storia naturale si esaminano con un clic e anche in remoto. È quanto reso possibile da una tecnologia che il Politecnico federale di Zurigo ha impiegato per digitalizzare in 3D oltre 2’400 insetti conservati presso istituzioni elvetiche.
La digitalizzazione
L’obiettivo è di migliorare lo scambio di collezioni e allo stesso tempo promuoverne la protezione, come ha fatto sapere mercoledì la Rete svizzere delle collezioni di storia naturale (SwissCollNet). Dato che gli esemplari originali non devono più essere toccati o trasportati, non vi è alcuni rischio di danneggiamento.
La tecnologia 3D in questione è stata utilizzata soltanto per gli esemplari più preziosi. In particolare, si legge nella nota, si tratta dei cosiddetti insetti “tipo”, che sono stati usati per dare un nome e descrivere nuove specie.
Gli esemplari possono essere esaminati al computer, senza dover essere trasportati e toccati

Diminuiscono gli insetti indigeni, anche se la sensazione è un'altra
Il Quotidiano 11.07.2023, 19:00