Una migliore gestione di suoli, foreste e agricoltura potrebbe avere un impatto ben maggiore contro i cambiamenti climatici, come rivela uno studio pubblicato lunedì dall’Accademia americana delle scienze. In questo modo, le emissioni di anidride carbonica potrebbero diminuire fino a 11,3 miliardi di tonnellate all’anno da qui al 2030, ovvero l’equivalente dell’attuale combustione di petrolio nel mondo.
Gestire queste risorse in modo più efficiente contribuirebbe per più di un terzo al raggiungimento dell’obiettivo mondiale di contenere a due gradi Celsius il riscaldamento globale. Il tutto senza intaccare la produzione alimentare e la biodiversità.
La vegetazione e i suoli assorbono attualmente il 20% di CO2. In questo senso, gli alberi, sottolinea la ricerca, hanno un enorme potenziale, migliorando allo stesso tempo la qualità dell’aria, dell’acqua e preservando la biodiversità. Riforestare, evitare i disboscamenti e migliorare la gestione delle foreste, potrebbe equivalere a togliere dalla strada 1,5 miliardi di auto.
ATS/sulma