Scienza e Tecnologia

Neuroprotesi, nuova frontiera

Un dispositivo impiantato nel cervello ha permesso a un tetraplegico di muovere braccio e mano con il pensiero

  • 29 marzo 2017, 10:01
  • 23 novembre, 06:16
I dati sono trasmessi da 192 micro elettrodi, impiantati chirurgicamente nel cervello (archivio)

I dati sono trasmessi da 192 micro elettrodi, impiantati chirurgicamente nel cervello (archivio)

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Un paziente tetraplegico statunitense è tornato a muovere il braccio e la mano destra per bere e mangiare grazie a un nuova neuroprotesi, un dispositivo che riesce a riconnettere il cervello ai muscoli paralizzati attraverso elettrodi, fili e un software. "È la prima volta che una persona affetta da una paralisi totale completa riesce a compiere movimenti funzionali usando direttamente il pensiero", ha dichiarato Bolu Ajiboye, autore dello studio pubblicato dall'autorevole rivista medica The Lancet.

La neuroprotesi funziona attraverso due ricettori, installati sulla testa del 56enne, infortunato alla quarta vertebra cervicale. Le due "scatolette" raccolgono i dati trasmessi da 192 micro elettrodi, impiantati chirurgicamente nel suo cervello, e capaci di registrare i segnali trasmessi dalla materia grigia quando il paziente immagina il movimento del braccio e della mano.

ATS/M. Ang.

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