Gli inquilini che speravano di poter chiedere un abbassamento della pigione dovranno ancora attendere: il tasso ipotecario di riferimento rimane invariato all’1,75%. È quanto emerge dalle indicazioni odierne dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), che ha svolto il quarto esame annuale dell’indicatore che serve a determinare le pigioni degli appartamenti in affitto in tutta la Svizzera.
L’anno scorso erano stati registrati due incrementi, il primo (all’1,50%) in giugno e il secondo (all’1,75%) in dicembre. Gli aumenti avevano portato una parte dei locatori ad aumentare le pigioni, con progressioni che hanno superato anche il 10% e che si erano andate ad aggiungere ad ulteriori salassi sul fronte dei costi dell’abitazione, a partire dai prezzi del riscaldamento e dell’elettricità.
La decisione odierna non era scontata: gli esperti erano molto indecisi fra lo status quo e una riduzione all’1,5%, anche perché nel frattempo a Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha abbassato il suo tasso guida per tre volte di seguito, l’ultima delle quali in settembre, rendendo nuovamente più convenienti le ipoteche. Gli specialisti ritengono che il tasso ipotecario di riferimento scenderà (all’1,5%) nel prossimo appuntamento di marzo, permettendo a chi si è visto aumentare l’affitto di chiedere una riduzione.
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Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d’interesse di riferimento è basato su un tasso d’interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei prestiti. Viene calcolato in quarti di punto percentuali. Questo tasso d’interesse medio, riferito al 30 settembre è sceso dall’1,67% del trimestre precedente all’1,63%. Con l’arrotondamento commerciale, il tasso d’interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, si conferma così all’1,75%. Rimarrà a questo livello finché il tasso d’interesse medio non scenderà sotto l’1,63% o non supererà l’1,87%.
Radiogiornale 9.00 del 02.12.2024