Il rilevamento salariale dell'Ufficio federale di statistica pubblicato lunedì conferma le disparità fra uomo e donna, fra attività economiche e fra il Ticino e il resto della Svizzera. Giovanni Pica, professore di economia all'Università della Svizzera italiana, vede però anche segnali positivi. L'incremento della paga del 10% della popolazione che guadagna di meno e del 10% che guadagna di più è stato identico, ha sottolineato in un'intervista a SEIDISERA. "La disuguaglianza complessiva, quindi non è variata, mentre chi soffre di più è la classe media: i salari al centro della distribuzione statistica crescono di meno e questo è un riflesso principalmente di un fattore tecnologico", ha affermato.
L'analisi degli stipendi del professor Giovanni Pica
SEIDISERA 28.03.2022, 21:18
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"Per quanto riguarda la questione di genere", invece, "da una parte c'è un trend positivo perché la differenza fra uomo e donna si riduce e al tempo stesso l'occupazione femminile aumenta". Tuttavia, quest'ultima, "rimane molto bassa in Svizzera: è del 75%, un dato che non deve ingannare perché il 62% delle donne occupate lo è part-time". Molte donne che non lavorano "hanno figli in età scolare e quindi c'è anche un problema di ripartizione dei carichi famigliari", ha spiegato Pica.
Salari in Svizzera in leggero aumento
SEIDISERA 28.03.2022, 21:17
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Per la prima volta dopo una decina di anni, si assiste poi ora a un incremento percepibile dei prezzi, "che colpisce tutti" e che proviene "soprattutto dai beni importati". Già nell'ultimo decennio la crescita reale dei salari "è stata contenuta, intorno all'1%" e inferiore alla crescita del PIL. Le buste paga hanno quindi faticato a tenere il passo già quando il rincaro era basso, per cui a maggior ragione "ora preoccupa".