Il vento fa gola anche alle aziende energetiche svizzere che intendono sfruttarlo come fonte rinnovabile per produrre elettricità. Ma ad attirarle non è in primo luogo il vento che potrebbe far muovere le pale eoliche su suolo elvetico. L’azienda energetica bernese BKW prevede di investire 250 milioni di franchi per realizzare nuovi parchi eolici in sud Italia. La società ne possiede già undici tra Puglia e Basilicata e gestisce oltre 500 turbine eoliche in Italia.
Perché? In primo luogo perché le procedure sono più rapide. Nella Repubblica durano circa 5-6 anni, mentre nella Confederazione 20-25, come hanno spiegato i rappresentati della società ai giornalisti che di recente hanno partecipato a un viaggio stampa in Puglia. A Castellaneta sorge il più grande parco eolico dell’azienda svizzera. Ha 28 turbine. Le prossime 31 svetteranno nelle campagne di Cerignola. Saranno collegate alla rete entro la fine del 2025 e, dal 2026, stando ai dati riportati in un comunicato dell’azienda, dovrebbero produrre circa 335 gigawattora di elettricità all’anno.
Il parco eolico della BKW a Castellaneta comprende 28 turbine eoliche
“Le condizioni qui sono ideali, il vento soffia in maniera regolare, mai tempestoso. E la regione è poco popolata”, ha sottolineato ai microfoni dei colleghi di SRF il direttore Robert Itschner. Ma a convincere le BKW che la Puglia sia la zona ideale per costruire altri parchi eolici, è sopratutto il fatto che i progetti possono essere realizzati in maniera rapida grazie al fatto che le procedure avanzano in parallelo, accorciando i tempi di approvazione delle domande.
Anche in Italia i Comuni e le associazioni ambientaliste hanno modo di esprimersi sui progetti, ma le opposizioni non bloccano gli iter per anni e anni. In alcune regioni, in particolare in Sardegna, le voci critiche non mancano a causa dei timori per l’impatto negativo che gli aerogeneratori possono avere sui paesaggi di un’isola che vive di turismo. In Puglia invece a convincere sono gli introiti, anche per gli enti locali, derivanti dallo sfruttamento di questa fonte di energia pulita che Roma sostiene (così come fa per il fotovoltaico) per diminuire la dipendenza dell’Italia dal gas.
BWK nel comune di Troia, nel Foggiano, ha installato il suo centro servizi europeo per l’eolico dove lavorano 60 persone. È da lì che vengono monitorate e controllate le turbine installate in tutto il continente e viene registrata la loro produzione di elettricità. Inoltre vengono assicurate assistenza e manutenzione per i parchi eolici della BKW e quelli di altri fornitori.