Una richiedente l'asilo di 36 anni, proveniente dalla Costa d'Avorio, è stata condannata a 18 anni di prigione e riconosciuta colpevole di tentativo di assassinio per aver ferito gravemente nel novembre del 2015 una collaboratrice del centro d'accoglienza di Embrach, nel canton Zurigo, con una lama.
La donna è stata allontanata dall'aula del tribunale nel corso del dibattimento, dopo essersi mostrata poco collaborativa e aver interrotto più volte il procuratore.
Secondo la ricostruzione dei fatti dell'accusa, l'imputata ha colpito 20 volte la sua vittima con una specie di machete e ha poi versato benzina sul corpo. In seguito si è data alla fuga ed è stata arrestata qualche ora più tardi.
ATS/sf