Un dipendente del Dipartimento federale degli affari esteri, impiegato in Italia, è sospettato di aver condiviso materiale pedopornografico utilizzando server della Confederazione. Il Tribunale penale federale (TPF) ha chiesto alla giustizia bernese di occuparsi del caso.
La decisione della Corte dei reclami penali non riguarda però direttamente il reato di pornografia, ma contiene semplicemente la richiesta del Ministero pubblico della Confederazione alla giustizia bernese affinché accetti il caso. Finora quest'ultima riteneva invece che l'inchiesta fosse di competenza delle autorità italiane.
La Svizzera era informata da aprile
Nella decisione pubblicata lunedì, il TPF indica pure che gli Stati Uniti avevano informato la Svizzera a fine aprile 2018 sul caso. Le ricerche svolte hanno infatti permesso di scoprire che le foto e i video con bambini erano state condivise tramite il server dell'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione.
RG 12.30 del 14.01.19: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 14.01.2019, 13:50
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