Obvaldo, da tre settimane, è passato ufficialmente da cantone beneficiario a contribuente della perequazione federale. Un passaggio che indica che il cantone è riuscito a scavalcare economicamente altre regioni e questo grazie ad una strategia fiscale introdotta nel 2005 sulla scia di Zugo e Svitto. Ma il successo e i nuovi obblighi verso i cantoni più poveri esigono una svolta.
Idillio rurale fra montagne e laghi, Obvaldo è stata a lungo una zona depressa: spopolamento e tasse ai massimi nazionali bloccavano la crescita.
"Allora Obvaldo era fra i cantoni economicamente più deboli e per tutti era chiaro: ci voleva una svolta”, spiega ai nostri microfoni Maya Büchi-Kaiser, presidente del Consiglio di Stato.
Maya Büchi-Kaiser, presidente del Consiglio di Stato
La soluzione proposta nel 2005 era quella di una tassazione regressiva che favoriva i più ricchi. Ma questa scelta trovò l'opposizione della sinistra, con l'allora consigliere nazionale comunista Joseph Zisyadis che si fece paladino della battaglia. L'obiettivo: portare la legge davanti ai giudici di Losanna per dimostrarne l'anticostituzionalità. Per questo spostò il suo domicilio da Vaud a Obvaldo.
Il Tribunale federale gli diede ragione e il Gran Consiglio dovette ritornare sui suoi passi. La soluzione odierna è invece quella di una flat tax, unica in Svizzera.
Joseph Zisyadis nel 2005
La minoranza parlamentare di sinistra spiega che la soluzione non è molto meglio della prima proposta, ma ammette che ha avuto successo: "In tempi brevi la crescita ha compensato le perdite delle entrate fiscali. In questo senso dobbiamo essere onesti e ammettere che la strategia ha avuto successo", ci spiega il granconsigliere socialista Max Rötheli.
Max Rötheli, granconsigliere socialista
Le cifre sono notevoli: in pochi anni la popolazione di Obvaldo è passata da 34 a 37’000 unità, il numero delle aziende è praticamente raddoppiato. Una crescita che ha avuto anche delle ombre.
"Le prime ad arrivare sono state quelle società che non hanno bisogno di infrastruttura, fra cui molte aziende bucalettere – continua Maya Büchi-Kaiser -. Ma nel frattempo abbiamo aumentato i controlli. Le aziende che arrivano adesso, quelle che contano, hanno creato posti di lavoro".
La crescita genera però dei costi: 7 milioni di franchi per la perequazione; con l’aumento della popolazione anche le spese sono aumentate e ora il deficit strutturale ha raggiunto i 40 milioni di franchi.
In settembre il popolo voterà su un compromesso: risparmi sì, ma soprattutto più entrate. Se il sì la spunterà, addio Flat Tax. E a Obvaldo le tasse torneranno a salire.
TG-DP/ludoC





