Il passaggio al Consiglio federale di nove membri è uno degli argomenti di cui la Deputazione ticinese alle Camere federali intende occuparsi con rinnovato slancio nei prossimi mesi, poiché in questo modo aumenterebbero le possibilità per un italofono di accedere in Governo.
Tuttavia, la possibilità che il Parlamento, per non parlare del popolo, accetti una modifica costituzionale in tal senso è giudicata al momento poco probabile. Tranne la sinistra, le piccole formazioni politiche, parte del PPD e del PLR e l’UDC non sembrano per niente caldeggiare l’ipotesi.
Allargare il Governo dovrebbe permettere di ripartire tra più persone un carico di lavoro considerevolmente aumentato rispetto al 1848 e dovrebbe assicurare anche una migliore rappresentanza delle regioni e delle lingue nell'Esecutivo. Ciò non di meno la consultazione di un progetto volto all’aumento del numero di consiglieri federali ha dato segnali sostanzialmente negativi.
Red.MM/ATS/Swing