La Coop ha registrato nei mesi passati un sensibile calo delle attività nelle regioni di frontiera a causa soprattutto della forza del franco.
“Il primo semestre è stato molto difficile”, afferma il vicepresidente del gruppo, Philipp Wyss, in un'intervista concessa ad alcuni giornali d’oltralpe nella quale dichiara: “Senza grandi sorprese, le nostre filiali a Basilea, Ginevra e in Ticino in questo momento soffrono di più; il momento peggiore è il fine settimana”.
Per fronteggiare la difficile congiuntura, la società prevede di puntare a una riduzione dei costi dell'ordine di 10 milioni di franchi all'anno. Non sono previsti licenziamenti.
ATS/bin
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