In Svizzera muiono sempre più pecore

In Svizzera nel 2021 sono morte 40’000 pecore. Nel 2024 quasi 57’000 (per la precisione, 56’838). E questo nonostante il numero degli esemplari nel paese non sia aumentato. Sono i dati che emergono dalla statistica di Identitas, azienda che dal 2020 (quando è entrato in vigore l’obbligo di notifica anche per gli ovini) si occupa della loro registrazione.

A colpire, come rileva il Tages Anzeiger che giovedì ha reso noti i dati, è il numero elevato di decessi e l’aumento considerevole nel 2024. Prendendo in mano le cifre fornite dai Cantoni sulle morti causate dagli attacchi di lupi, colpisce anche il fatto che solo una minima parte dei decessi è da imputare al grande predatore: nel 2023 sono state registrate poco più di 1’000 uccisioni, quindi il 2% delle pecore morte contro il 20% ipotizzato sinora. Una percentuale, quest’ultima, che si basava su uno studio del 2011, che però aveva preso in considerazione solo il periodo estivo, quando le pecore si trovano al pascolo.

La reazione della politica, secondo David Gerke del gruppo Lupo Svizzera, è quindi esagerata per un problema marginale. Ma allora come si spiega questa elevata mortalità delle pecore, al 13% rispetto, per esempio, a quella dei bovini al 3,5%? Ci sono le malattie, indica l’Ufficio federale per la sicurezza alimentare di veterinaria. E parla anche delle condizioni meteorologiche, come per esempio le estati estremamente calde o gli inverni rigidi, o anche dei cambiamenti nell’allevamento degli animali.