La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Svizzera al versamento di 30'000 euro per torto morale ad uno srilankese di origine tamil, espulso dal paese e, una volta rientrato in patria, arrestato e rimasto vittima di abusi.
L’uomo aveva chiesto asilo nel 2009, affermando di essere perseguitato per aver sostenuto la rivolta delle Tigri Tamil contro il Governo centrale. L’allora Ufficio federale della migrazione (OFM) aveva però respinto la domanda. Dopo la convalida della decisione da parte del Tribunale federale amministrativo, l’uomo, sua moglie e i loro due figli, furono rimpatriati.
Dopo una visita in prigione da parte di un rappresentante dell’ambasciata elvetica, la donna e i bambini vennero trasferiti in Svizzera. L’uomo è stato invece scarcerato nel 2015, per poi ricongiungersi ai famigliari grazie ad un visto umanitario concesso dall’OFM
Nella sentenza diffusa oggi, giovedì, i giudici di Strasburgo affermano che Berna doveva essere cosciente dei rischi che avrebbe corso nel suo paese d’origine una volta rientrato.
"Una sentenza che avrà delle conseguenze"
Il verdetto della Corte europea dei diritti dell'uomo potrebbe avere conseguenze sulla decisione di rimpatrio dei richiedenti asilo respinti. Lo ha affermato all'ats Marcel Bosonnet, avvocato del richiedente l'asilo. La decisione della Corte sull'espulsione è arrivata al momento giusto, ha dichiarato Bosonnet. Ci dovrebbero essere delle conseguenze anche sul rimpatrio di altri richiedenti asilo respinti, si augura l'avvocato; questo soprattutto nel caso in cui tra il respingimento della domanda di asilo e la decisione giudiziaria di rimpatrio trascorra un lungo periodo di tempo.
ATS/ludoC