Tra le varie soluzioni per contrastare la crisi climatica è stata riconosciuta (e premiata) la speciale mascherina che intrappola i gas emessi dalle mucche quando digeriscono. A creare la maschera bovina è stata ZELP (abbreviazione di Zero Emissions Livestock Project), una start-up del Royal College of Art di Londra in cui scienziati, ingegneri e veterinari studiano come ridurre l'impatto ambientale del gas metano attraverso lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia.
Secondo i suoi ideatori, un dispositivo del genere potrebbe arrivare a ridurre le emissioni di metano nell’ambiente prodotto dai bovini fino al 60%. Da notare che circa il 95% delle emissioni avvengono, al contrario di quanto si potrebbe pensare, attraverso la bocca degli animali.
I ricercatori di ZELP hanno dunque deciso di realizzare una particolare mascherina flessibile in plastica che si attacca alla testa del bovino poggiando sopra le narici. Questa mascherina dispone di piccoli ventilatori i quali sono alimentati grazie all’energia solare. Grazie a questa energia, questi piccoli ventilatori riescono ad intrappolare, in un’apposita camera dotata di filtro, il metano emesso dall’animale. Quando il filtro è saturo, così come avviene con qualunque altra mascherina dotata di filtro, lo si cambia con uno nuovo. Il filtro ha però una particolarità: riesce a trasformare il metano immagazzinato in anidride carbonica, anche questo un gas serra ma sicuramente meno dannoso.