Agricoltori e, soprattutto, allevatori stanno cercando di diminuire le loro emissioni, perché, non è una novità, il loro impatto non è da poco. Basti pensare che l'agricoltura è responsabile del 14% delle emissioni di gas a effetto serra in Svizzera, ed è stato calcolato che i 3/4 di queste sono da imputare all'allevamento di bovini.
Uno studio pubblicato giovedì e voluto dalle associazioni di categoria Proviande e IP Latte spiega quali misure sono utili per ridurre le emissioni. Nella ricerca si fa riferimento a una una migliore gestione di letame e liquami, si parla di foraggio e di additivi alimentari, e viene inserita anche la durata di vita delle mucche. Applicando queste regole, i ricercatori pensano di poter ridurre di un terzo le emissioni legate agli allevamenti.
Sulla base di questo studio, spiega il direttore di Proviande Heinrich Bucher, adesso inizia una fase di analisi con i vari attori del settore. Si dovrà capire quali misure ha senso applicare per raggiungere gli obiettivi ecologici e come concretizzarle, e quali invece non vale la pena mettere in pratica Va detto che qualcosa già si fa, per esempio a livello di foraggio: diverse aziende svizzere hanno ad esempio messo a punto additivi per mangimi che riducono la formazione di metano durante la digestione delle mucche, prodotti che stando allo studio hanno un grande potenziale.
Il risultato di una ricerca fatta da un produttore ginevrino di uno di questi additivi mostra che in media una mucca rilascia dalla bocca e dal naso ogni giorno fino a 500 litri di metano. Con l'aggiunta dell'additivo queste emissioni si ridurrebbero di oltre il 30%. Attualmente è in corso anche una discussione relativa ai sussidi della Confederazione, dato che queste sostanze hanno un costo abbastanza elevato. Ma al di là dell'efficacia o meno di questi additivi, c'è anche da capire poi cosa ne pensi il consumatore del prodotto finale, perché è chiaro che l'obbiettivo principale per un allevatore resta comunque quello di poter dare un bene di qualità a un prezzo accettabile.