Legge CO2, il Governo ci riprova

Il Consiglio federale ha posto venerdì in consultazione fino al 4 aprile una revisione della legge sul CO2. Il nuovo progetto - erede di quello bocciato dal popolo il 13 giugno - mantiene gli strumenti che si sono affermati quali la tassa sul CO2, ma rinuncia ad ulteriori balzelli puntando su incentivi efficaci integrati con promozioni e investimenti mirati.

L'accento nel progetto presentato alla stampa da Simonetta Sommaruga verrà posto sulle emissioni generate dalle attività quotidiane, come la mobilità. Nel traffico merci, gli autocarri a propulsione elettrica o a idrogeno saranno esentati dalla tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni fino al 2030. In tal modo, i gestori di imprese di trasporto saranno incentivati a passare in misura più massiccia a veicoli alternativi rispettosi del clima.

Nel settore del trasporto aereo, i fornitori di carburanti per l'aviazione saranno obbligati ad aggiungere carburanti rinnovabili al cherosene rifornito in Svizzera, in linea con le disposizioni dell'Unione europea.

Nel complesso, circa 210 milioni confluiranno nel potenziamento dell'infrastruttura di ricarica. Per quanto concerne i trasporti pubblici, sarà abrogato il privilegio fiscale per gli autobus diesel. Le maggiori entrate, pari a circa 90 milioni di franchi per il periodo 2025-2030, saranno investite in bus a propulsione elettrica o a idrogeno da destinare al traffico locale e regionale.

La Confederazione potrà mettere a disposizione, tra il 2025 e il 2030, 2,9 miliardi di franchi per il risanamento degli edifici e il passaggio a impianti di riscaldamento clima-compatibili. Il nuovo piano ha sempre come obiettivo il dimezzamento, entro il 2030, dei gas serra emessi dalla Svizzera rispetto al 1990.