Il World Economic Forum di Davos (WEF) ha confermato l’apertura di un’inchiesta interna a carico del suo fondatore, l’87enne economista tedesco Klaus Schwab, che l’altro ieri, lunedì, aveva annunciato le sue dimissioni immediate da presidente del Consiglio di fondazione del WEF.
Secondo il Wall Street Journal a gettare ombre su Schwab e sua moglie è stata la settimana scorsa una lettera anonima i cui si parla di cattiva condotta finanziaria ed etica. Fra le accuse a Schwab c’è quella di aver chiesto ai dipendenti di ritirare migliaia di dollari da sportelli bancomat per pagare massaggi privati in camera negli hotel.
La moglie è invece accusata di aver organizzato riunioni fittizie finanziate dal Forum per giustificare viaggi di lusso a spese dell’organizzazione. I legali della famiglia Schwab hanno definito le accuse infondate.
“Con l’ingresso nel mio 88esimo anno, ho deciso di dimettermi dalla carica di presidente e di membro del Consiglio di amministrazione, con effetto immediato”, si leggeva nella dichiarazione diffusa dal Forum lunedì allorquando Schwab senza fornire ulteriori spiegazioni aveva lasciato la carica. A garantire la presidenza ad interim sarà Peter Brabeck-Letmathe, già presidente del Consiglio di amministrazione di Nestlé.

Klaus Schwab lascia il WEF
Telegiornale 22.04.2025, 12:30