Ad aprire la giornata di martedì del Forum economico mondiale (WEF), a Davos, è stato il metaverso (lo spazio virtuale e tridimensionale vivibile attraverso internet). Il WEF continua a puntare su questa tecnologia per aumentare le collaborazioni a livello globale e raggiungere effetti su larga scala. L'ultimo passo in questa direzione è stata la presentazione del Global Collaboration Village (Villaggio di collaborazione globale), che ha appena ospitato la prima sessione multilaterale nel metaverso.
"Mentre internet, e in seguito le videoconferenze, ci hanno riunito in spazi virtuali, è mancata la connessione umana. Invece di generare fiducia, fondamento di qualsiasi partnership, internet ha avuto l'effetto deleterio di aumentare la polarizzazione. Negli ultimi anni questa divisione si è accelerata, perché troppo spesso la disinformazione non è stata controllata", ha spiegato Klaus Schwab, il fondatore del Forum economico di Davos, in un articolo di presentazione dell'evento pubblicato sul sito della fondazione con sede a Cologny.
"Siamo ora all'inizio di uno sviluppo tecnologico di trasformazione che potrebbe risolvere questo divario - ha detto Schwab -. Le tecnologie del metaverso ci permettono di immergerci in mondi virtuali tridimensionali che offrono alle persone l'opportunità di vedere, comprendere e immaginare il nostro mondo in modo nuovo. Per alcuni può sembrare fantascienza, ma non certo per gli oltre 3 miliardi di persone che a livello globale giocano regolarmente ai videogiochi. Questa nuova forma di interazione umana abilitata dalla tecnologia è destinata a diventare onnipresente nella nostra vita personale e professionale".
Nel progetto, presentato al WEF, sono coinvolti 80 partner tra società, organizzazioni, università e Stati
Klaus Schwab, è rimasto meravigliato dalla semplicità del metaverso. Un mondo, quello virtuale, che l'ha affascinato e che reputa il prossimo grande passo della tecnologia. Il WEF ne è un pioniere, con un prototipo funzionante che ha chiamato "Villaggio di collaborazione globale". Questo metaverso è stato sviluppato con Accenture e Microsoft, ma dietro al progetto si sono riuniti 80 partner tra società, organizzazioni, università e Stati.
Un sogno che diventa realtà per il fondatore del WEF, perché il vantaggio del mondo virtuale è che toglie quelle restrizioni del mondo fisico, permettendo un'espansione del forum. Chiunque può partecipare alle discussioni, anche da Paesi discosti o poveri, portando la propria esperienza e l'auspicio è che in questo modo si possa aumentare l'effetto delle discussioni sulle sfide più urgenti del mondo che si tengono qui a Davos, rendendolo globale.