Oggi (lunedì) prende avvio il Forum economico mondiale, e domenica a Davos una manifestazione con quasi 300 persone ha formulato una richiesta precisa: "Tassare i ricchi per salvare il clima".
Un messaggio rivolto ai potenti e condiviso anche da una milionaria e da un'attivista che ha dovuto lasciare il proprio Paese.
Marlene Engelhorn potrebbe infatti diventare super ricca. La 31enne, studentessa di germanistica, è erede della famiglia della multinazionale chimica più potente del mondo. Ma lei ha già deciso che non vuole tutti quei soldi e anzi vuole fare tassare almeno il 90% della sua eredità.
“Vorrei essere tassata, così non ho la possibilità di scegliere l’importo, ma viene deciso in modo democratico. In Austria purtroppo questa possibilità non c’è ancora, ma ci stiamo lavorando. Così il mondo potrebbe diventare meno dipendente dai super ricchi, che seguono solo i propri interessi. La crisi climatica ci dimostra che queste persone non usano i propri soldi per salvare il clima, ma li usano per arricchirsi ancora di più” ha dichiarato alla RSI l’ereditiera.
Engelhorn fa dunque parte di quel 1% della popolazione contro il quale i manifestanti, giovani socialisti e altri gruppi, si sono trovati a protestare sotto la neve di Davos.
Estevan Servat, l’attivista fuggito dall’Argentina perché in pericolo
Tutt’altra storia è invece quella dell’argentino Estevan Servat. Dopo aver pubblicato dei documenti segreti sull’estrazione di petrolio e gas naturale, ha ricevuto minacce di morte ed è così fuggito in Germania.
“Il sud globale è indebitato con i Paesi al nord. Per riuscire a prenderci cura della nostra gente e del clima si dovrebbe cancellare questo debito. Il nord globale deve togliere la pressione sui paesi al sud, che vengono sfruttati per rifornirsi di numerose risorse”.
Due persone completamente differenti, con esperienze personali diverse, ma che hanno voluto formulare le loro richieste a Davos.
“Perché non prendiamo questi patrimoni e non li investiamo in modo trasparente e democratico per affrontare il cambiamento climatico? – si chiede da parte sua Engelhorn -. Secondo me la via più corretta è la tassazione. Tutti devono pagare le tasse, perché i ricchi no?”
“Dobbiamo rimanere assieme – dice da parte sua Servat –, perché abbiamo un nemico comune responsabile della crisi climatica”.
Stare assieme, in un mondo frammentato. Il motto con la quale si aprirà il Forum economico di Davos.
Il rapporto Oxfam: Paperoni sempre più ricchi e la diseguaglianza cresce
Nel biennio pandemico 2020-2021 il già citato 1% più ricco della popolazione mondiale ha visto crescere il valore dei propri patrimoni di 26’000 miliardi di dollari in termini reali, accaparrandosi il 63% dell'incremento complessivo della ricchezza netta globale (42’000 miliardi di dollari): quasi il doppio della quota (37%) andata al 99% più povero della popolazione mondiale.
I dati emergono da 'La disuguaglianza non conosce crisi', il nuovo rapporto pubblicato da Oxfam in occasione dell'apertura dei lavori del Forum economico mondiale di Davos.
"Battuto dunque il record dell'intero decennio 2012-2021, in cui il top-1% aveva beneficiato di poco più della metà (il 54%) dell'incremento della ricchezza planetaria. Per la prima volta in 25 anni aumentano inoltre simultaneamente estrema ricchezza ed estrema povertà".