Svizzera

Scherma, polemica per la squadra svizzera che non omaggia Israele

I quattro schermidori si sono rifiutati di voltarsi verso le bandiere durante l’inno israeliano - È successo ai campionati europei Under 23 a Tallin

  • Ieri, 16:03
  • Oggi, 07:27
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La premiazione a Tallin

  • X/Gideon Saar
Di: ATS/FCi 

La premiazione dei campionati europei di scherma Under 23, che si sono tenuti a Tallin, in Estonia, è diventata teatro di un incidente diplomatico. Durante la cerimonia di consegna delle medaglie, la squadra svizzera, arrivata seconda dopo Israele e prima dell’Italia, non si è voltata verso le bandiere durante l’inno dei vincitori, come è normale consuetudine.

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha criticato duramente il gesto: “Vergogna alla squadra svizzera per il suo comportamento irrispettoso”, ha scritto su X. “Non sapete perdere e vi siete comportati in un modo che ha messo in imbarazzo voi e il vostro Paese”.

La scelta di Ian Hauri, Théo Brochard, Jonathan Fuhrimann e Sven Vineis di non voltarsi è però probabilmente politica e il comportamento è stato criticato anche dalla Federazione svizzera: “Swiss Fencing non capisce che la sua squadra abbia usato la cerimonia di premiazione per una dimostrazione politica”, ha scritto. “Tuttavia, va notato che i nostri atleti si sono congratulati con i vincitori israeliani dopo la finale”, ha aggiunto.

Non si sa ancora se ci saranno conseguenze per gli schermidori coinvolti. Swiss Fencing avvierà un dialogo con loro dopo il ritorno dall’Estonia e deciderà eventuali misure. “In linea di principio, Swiss Fencing ritiene che le competizioni sportive non si prestino all’espressione di opinioni politiche, anche se gli atleti possono naturalmente avere le loro opinioni personali”, ha aggiunto la federazione.

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Il dramma di Gaza

Telegiornale 23.04.2025, 20:00

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