L’anno scorso in Svizzera, i minori di 35 anni rappresentavano il 60% delle vittime di annunci immobiliari fraudolenti, il 90% delle truffe constatate sulle piattaforme di streaming e il 72% delle vittime di “sextortion”, un tipo di ricatto che consiste nel minacciare una persona di diffondere contenuti intimi, rileva un approfondimento di RTS.
Giovani molto colpiti da ricatti e truffe (19h39, RTS, 20.04.2025)
Tutti i mezzi sono buoni: social network, applicazioni di messaggistica, e-mail o piattaforme di vendita online, tutti i canali sono utilizzati per avvicinare gli internauti. “Adattano le loro truffe ai loro bersagli”, precisa Olivier Beaudet-Labrecque, decano dell’Istituto di lotta contro la criminalità economica di Neuchâtel. “Su una piattaforma di vendita online, creeranno per esempio annunci per console di gioco, per colpire in particolare ai più giovani”.
Un caso ha interessato Fanny, studentessa di psicologia, presa di mira dopo aver ordinato articoli sportivi online. “Ho ricevuto una mail che diceva che il pacco era bloccato alla dogana e che bisognava pagare perché potesse arrivare a casa. Stavo per cliccare, e la persona accanto mi ha detto di non farlo”, racconta
“Si potrebbe pensare che i giovani siano più abili in materia di informatica e abbiano migliori riflessi, ma i numeri ci dimostrano il contrario. Sovrastimano la loro capacità di rilevare le truffe e cadono comunque nella trappola”, osserva Olivier Beaudet-Labrecque.
Tra truffe, furti di dati personali e intrusioni nelle aziende, le conseguenze di questi crimini online sono numerose e possono essere drammatiche: in tutto il mondo, sempre più adolescenti, soprattutto ragazze, sviluppano disturbi mentali, o addirittura si suicidano dopo essere stati vittime di sextortion.
“Non è Vasco Rossi”
Millevoci 15.04.2025, 10:05
Contenuto audio