Il 2024 sarà ricordato soprattutto per le alluvioni e per le numerose allerte per il maltempo, che hanno richiesto una serie di compiti straordinari e prolungati anche alla polizia cantonale ticinese. Questa la premessa al bilancio dell’attività dello scorso anno del Corpo, bilancio presentato martedì dal consigliere di Stato Norman Gobbi e dal comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi. In particolare, riferendosi alla tragedia che ha colpito la Vallemaggia, Cocchi ha sottolineato che l’evento ha richiesto grande impegno dal 29 giugno al 16 settembre: con i vari partner, l’Esercito e la popolazione, sono stati assicurati i primi soccorsi, il ripristino di un accettabile livello di normalità e sono state ritrovate prive di vita 7 delle 8 persone date per scomparse (nonostante gli sforzi, all’appello manca ancora un giovane).

Criminalità, più colpi nelle abitazioni
Il Quotidiano 25.03.2025, 19:00
Tra i principali dati emersi dal bilancio vi sono l’aumento delle chiamate alla polizia (246’702), una diminuzione delle violenze domestiche (162, -7%), la crescita degli incidenti mortali (19 vittime), i furti in calo (le rapine presentano numeri sostanzialmente stabili (36), un aumento delle truffe e dei reati digitali (435, +7%).
Aumentano le chiamate alla polizia
Le chiamate alla Centrale comune d’allarme (CECAL) della polizia cantonale sono aumentate nel 2024 (246’702 rispetto alle 230’343 del 2023). Di queste 12’417 per il 118 (11’577 nel 2023).
Diminuiscono le violenze domestiche (162, -7%)
In calo gli interventi e le procedure in ambito familiare registrate nel 2024 (982, quindi in diminuzione del 5% rispetto al 2023). In 162 casi sono stati riscontrati reati d’ufficio che hanno richiesto la procedura completa di violenza domestica (in diminuzione del 7% rispetto al 2023, che già aveva registrato un calo significativo di questi ultimi casi).
Crescono gli incidenti mortali (19 vittime)
Lieve diminuzione del numero di incidenti (3’901 rispetto ai 3’965 del 2023). Nei 581 casi con danni alle persone si contano 538 feriti leggeri e 163 feriti gravi. Gli incidenti mortali sono saliti a 18 con 19 vittime (di cui 3 pedoni, 2 motociclisti, 1 ciclista) mentre erano stati 7, con 8 decessi, nel 2023.
L’età media delle persone decedute negli incidenti è di 60 anni. In 4 casi l’origine del sinistro, e probabile causa delle morte, è derivata da un malore. Il crescente coinvolgimento di anziani negli incidenti mortali è in atto da fine anni Novanta, quando l’età media era di 46 anni (37 considerando i soli conducenti). In questo ambito il progetto “Strade sicure” - ricorda la polizia - propone aggiornamenti ad hoc destinati proprio alla terza e quarta età.

I reati penali sono in crescita
Telegiornale 24.03.2025, 20:00
Furti in calo, sostanzialmente stabili le rapine (36)
I furti sono in calo del 10%. Rispetto al 2023 sono diminuiti i borseggi (-31%), i furti con scasso (-14%) e quelli dai veicoli (-16%). I furti con scasso nelle abitazioni hanno raggiunto quota 699 (con un aumento di 11 casi rispetto al 2023). Sono state 36 le rapine registrate (di cui un tentativo e 3 atti preparatori punibili), mentre nel 2023 ne erano state compiute 34. In diverse occasioni prima della rapina vi sono state liti, risse o aggressioni. Nell’89% degli episodi si è potuto risalire ai responsabili che sono stati arrestati o sono stati oggetto di ordini di arresto nazionali e/o internazionali, anche grazie alla collaborazione con gli altri Cantoni e con fedpol, come pure con le autorità estere, in particolare italiane.
Aumentano truffe e reati digitali (435, +7%)
I reati digitali hanno fatto registrare un aumento, dai 408 del 2023 ai 435 del 2024 (+7%). Gli incrementi maggiori si registrano per l’abuso di impianti per l’elaborazione di dati (72 nel 2023, 90 nel 2024) e le truffe (da 113 a 125). La quota maggiore appartiene alla categoria della cibercriminalità economica, legata in particolare ai casi di phishing, ai reati di abuso di sistemi di pagamento online o all’abuso d’identità per compiere frodi.
Il comandante Cocchi ha poi sottolineato la collaborazione a tutti i livelli, che ha portato, ad esempio, agli arresti in Polonia legati alle truffe agli anziani “chiamate shock”. E parlando anche in veste di presidente della Conferenza dei comandanti e delle comandanti delle polizie cantonali svizzere (CCPCS), ha evidenziato che la Confederazione deve assolutamente allinearsi, attraverso il legislatore, alle esigenze moderne di contrasto della criminalità, che non conosce confini.
Pronto? Chi truffa?
Falò 01.02.2024, 21:15