Nel solo 2023 in Ticino sono state compiute 46 truffe note come “telefonate shock” per un danno complessivo di oltre 2 milioni di franchi, alle quali vanno sommati i tentativi segnalati che sono circa 1’300.
Cifre a cui fanno da contraltare i diversi arresti: 12, di cui 10 in Ticino e 2 all’estero. Per il 2024, dopo un iniziale calo legato anche all’incarcerazione in Polonia di un esponente di spicco di un’organizzazione criminale (il suo arresto era stato anticipato da Falò), le telefonate shock hanno ripreso a far rumore.
Da gennaio a inizio settembre, gli arresti in Ticino sono infatti stati 6, mentre le truffe consumate sono state 11 (per oltre 400 tentativi segnalati). E proprio al fine di rafforzare la collaborazione contro questa attività illecita, la Centrale comune d’allarme della Polizia cantonale ha riunito mercoledì magistrati e agenti di polizia giudiziaria provenienti da vari paesi nonché dall’Ufficio federale di Polizia e da Europol. Hanno potuto scambiare informazioni operative e strategiche, traendo spunto da recenti indagini.
Notiziario
Notiziario 09.08.2024, 16:00
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Falò 01.02.2024, 21:15